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tjda08Posted: 14/2/2011, 07:19
Non comprendo l'uomo di oggi e vorrei tanto dedicare qualche parola a termini tanto bistrattati quali: politica, sindacalismo, associazionismo e volontariato.
Tanti i luoghi comuni su questi termini...

politica: quella dei corrotti, dei mafiosi e delle leggi ad personam, dove chiunque vi partecipi lo fa solo ed esclusivamente per i propri interessi;

sindacalismo: soggetti politici che pensano agli interessi dei partiti a cui sono subordinati e non a quelli dei lavoratori;

associazionismo: termine ricoperto da tanta fuliggine, in Italia se ne capisce ben poco delle associazioni;


volontariato: il pensiero comune li lega al mondo della Chiesa;

Partirei proprio con gli ultimi termini sottolineando come essi ci abbiano e ci stiano aiutando ad attraversare questa difficile situazione socio-economica. Basti pensare che nel momento in cui si taglia sulla scuola, sull'università e sulla ricerca, vi sono decine di e fondazioni che si occupano di supportare il mondo della cultura e di raccogliere capitali impiegati in ambito scientifico. Abbiamo poi le associazioni dei consumatori che tutelano i diritti dei cittadini, enti come la Caritas che fungono da ammortizzatori sociali. Per non parlare poi di Libera e legambiente con le loro lotte rispettivamente contro la criminalità organizzata e per la tutela dell'ambiente.
Legato a questo settore vi è il sindacato, dobbiamo ammettere che è passato proprio tanto tempo da quando partì la rivoluzione proletaria e Karl Marx diffuse le sue idee, oggi siamo nel periodo di Pomigliano e di Mirafiori in cui i lavoratori sono chiamati a votare tra la perdita del lavoro e la riduzione dei loro diritti, e la cosa grave è che i sindacati, quasi tutti, hanno suggerito di votare per la riduzione dei diritti, alla faccia degli anni di lotta e del giusto sindacalismo.
E poi c'è la politica, quella la lascio commentare a voi...

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